Surrealismo digitale

Chi lo dice che ormai di artisti giovani ma validi non ne esistono più? Non è così. Lei ne è un esempio. Flora Borsi ha ventitré anni e il talento e originalità straripano dalla sua personalità. Il suo obiettivo è quello di produrre un nuovo genere artistico che parte dal Surrealismo nato all’inizio del Novecento in Francia, catapultandolo dell’era digitale dove regnano i molteplici programmi di photo shoot.

Flora va oltre la fotografia pura e semplice, tutto viene rimescolato per farci vedere quello che produciamo formulando pensieri. Base della corrente modernista, vedere l’inconscio davanti ai nostri occhi potrebbe stranire, nonostante siano immagini che la nostra mente produce continuamente, frutto di elaborazione di informazioni che raccogliamo dal mondo.

woody allen

 

Time Travel è la sua collezione di immagini che ripercorrono momenti storici dello spettacolo beatlesin cui inserisce sempre se stessa , intrusa e ospite di quella linea infinita che scorre mentre succedono grandi cose, come se stesse vivendo quegli istanti irripetibili e abbia voluto immortalarli, fermarli nel corso del tempo. Con questa galleria si ha l’esempio più immediato di quello che l’artista vuole trasmetterci.

 

 

Ripercorrendo quello che la nostra psiche vuole dall’esterno ed elabora sempre in maniera diversa, vengono create immagini pazzesche, e Flora le fa vedere a tutti, anche a chi crede di non averle mai viste dentro di sé.

Forse rende concreti e visibili i pensieri che altrimenti rimarrebbero solo pensieri.

La collezione forse più accattivante di tutte è Animeyed – del 2016 – dove volti di donne e volti di animali hanno in comune un occhio, grazie alla sovrapposizione delle due immagini, accuratamente scelte in base a colore e forma. Opere meravigliose che danno prova della sua grande maestria nel maneggiare i moderni mezzi di fotoritocco, con cui si allena da moltissimi anni, prima per gioco e passatempo, poi come vero e proprio obiettivo di carriera da realizzare.

Flora Boris

Per molto altro ancora: Flora Borsi

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